lunedì 22 luglio 2013

THE WORLD IS NOT ENOUGH

Alla freschissima età di 35 anni e mezzo devo con mio rammarico constatare che non ho una vera e propria esperienza di etichetta della separazione, forse perchè alle spalle ho soltanto due chiusure, senza contare che la prima è stata un po' tempestosa, tipo sputi e gestacci, ragione per cui il galateo occupava una trascurabile parte dei miei pensieri.
Scopro quindi che
non è cosa da farsi il prenotare viaggi, anche estemporanei, in luoghi precedentemente visitati con l'ex (o gli ex, per chi si fosse giustamente divertito un po' più di me. O per chi fosse un recidivo della sofferenza auto somministrata). No no, proprio no. Non si fa, e l'imperativo qui è più che categorico, visto che il veto copre non solo le città  visitate con il proprio compagno di noia, ma l'intero stato in cui la meta è ubicata, in alcuni casi addirittura l'intero continente.
Vorrei però che qualcuno, più navigato di me, mi spiegasse il senso del divieto di transito per storia conclusa. E' per l'idea che tu voglia ripercorrere le tappe della vostra storia come in una via crucis sentimentale? Oppure per il fatto che denunci una deplorevole mancanza di fantasia da vacanza e quindi sei chiaramente una persona noiosa e ripetitiva e dunque in fondo nessuna sorpresa se sei sfidanzata?
Non so, qualcosa non mi torna. Non nutro dubbi sul fatto che chi si mette a ripercorrere religiosamente le tappe turistiche già fatte con l'ex, come se stesse sfogliando un album dei ricordi vivente e costoso, abbia seriamente bisognoso di un accompagnatore qualificato in questo viaggio, possibilmente qualcuno con almeno una laurea in psicologia. Ma tutti gli altri? Possibile che non si possa più visitare interi paesi, magari paesi che si è sempre progettato di vedere, a prescindere dalla presenza o meno di un malcapitato al fianco, soltanto per aver fatto la generosa pensata di condividere la tua passione con un essere umano temporaneamente abbinato alla tua esistenza?
Per tale leggerezza di pensiero le conseguenze sono gravissime, in pochi attimi ti giochi intere parti del pianeta, come in una disastrosa partita a Risiko: un attimo di debolezza unito alla voglia di mare che ti porta in coppia in qualche isola del Dodecanneso e pum! Ti sei giocato la Grecia. Un secondo di distrazione sommato alle offerte Ryanair che ti inducono in una tentazione a due presso qualche capitale europea e ti trovi a dire addio per sempre a Francia, Spagna, Germania. Non so nemmeno se dopo un simile passo falso sia ancora ammissibile guardare i mondiali di calcio.
Vorrei che queste regole fossero più chiare e, soprattutto, che fossero comunicate prima che uno si imbarchi in una storia da trilogy, di quelle che iniziano con tu e lui che vi guardate negli occhi (lucidi) su una panchina dei Giardini Margherita, insensibili perfino al puzzo di marcescenza del laghetto, scegliendo i nomi dei vostri figli, e finiscono con tu e lui, abbrutiti e invecchiati, che vi rinfacciate il numero di lavate di piatti o i reciproci rumori notturni. Ci vorrebbero degli annunci preventivi chiari e poliglotti, come sugli aerei, ma di quelli registrati, con le parole scandite bene, non quelli masticati da qualche comandante annoiato che finge di parlare inglese per darvi informazioni su altitudine e velocità, mentre nella realtà sta leggendo le istruzioni di lavaggio dell'uniforme. Qualcosa di molto esplicito: signore e signora, vi informiamo che vi state imbarcando nell'ennesima relazione farlocca; vi preghiamo di tenere i piedi per terra in fase di decollo e rimanere allacciati alla vostra vita ordinaria, contenendo al massimo i sorrisi beoti e le frasi da vomito, ripensando alle quali in futuro potreste avere bisogno degli appositi sacchetti, che comunque trovate nello schienale del sedile di fronte a voi; vi ricordiamo che i posti visitati come coppia non potranno essere più visitati come singoli o come nuova coppia e vi consigliamo pertanto di viaggiare il meno possibile o, se proprio non ne potete fare a meno, di scegliere oculatamente le mete che andrete a sputtanarvi; la relazione avrà una durata minima di un paio di anni e massima di una decina, la sensazione che duri per sempre è passeggera e non deve preoccuparvi; grazie per l'attenzione, ci auguriamo che il percorso non sia troppo traumatico e vi invitiamo a prendere nota delle uscite di emergenza, nonchè ad acquistare uno dei nostri favolosi pacchetti offerta di Grattaevinci. Cose così.
Mi rendo conto che rivelare in anticipo questa ferrea regola potrebbe seminare il panico e segnare la fine delle vacanze di coppia, con conseguente fallimento di molte mete tipiche che sui viaggi da innamorati ci hanno fondato un'economia, sostenuta a suon di spiagge chiarissime e foto in cui lui, stando alle spalle di lei, la abbraccia teneramente ponendole le mani sul basso ventre (forse un maschio richiamo alla fecondità, ma a me viene in mente solo il fastidioso problema della colite), mentre lei tenta comunque di girarsi di tre quarti sembrando naturale, per nascondere la cellulite e il cedimento dell'interno coscia. Chi mai rischierebbe posti come Santorini o la Croazia sapendo che non potrà metterci mai più piede in caso di schiodo prematuro? Già mi vedo centinaia di coppie che si fissano in cagnesco e con sospetto, disposte a soggiornare insieme soltanto alla pensione Sayonara di Marina Romea o all'albergo Musolesi di Madonna dei Fornelli, per tenersi buoni i Caraibi in caso di futura singletudine di ritorno. Quindi alla fine forse sì, capisco il motivo della segretezza della regola, meglio non parlarne troppo a voce alta, o va a finire che il Governo ci vede un metodo geniale per risollevare l'economia dei piccoli comuni  e rende legge ciò che fino ad oggi era solo galateo non scritto. Quanto a me, per questa estate sono tranquillissima: la pensione Miramonti di Monghidoro ha ancora camere libere.

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